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Il pilates per combatter il mal di schiena

Il mal di schiena come malattia professionale. La colonna non è dritta, ha una struttura flessibile con tre curve che le conferiscono elasticità. Si chiamano curve di compenso e sono la curva cervicale, la curva dorsale e la curva lombare. Ebbene ci sono professioni e mestieri che costringono ad abolire per ore le curve di compenso, le quali invece vanno salvaguardate e mantenute per tutta la vita. È questo per esempio il caso di autisti e autotrasportatori che guidano a lungo e non possono fare pause frequenti.

Anche chi è costretto a vibrazioni intense è più a rischio di ammalarsi: parliamo di gruisti, trapanatori e anche dei conducenti di treni. Le vibrazioni sono infatti sollecitazioni continue che danneggiano la componente ossea della colonna (la spina dorsale propriamente detta) quella la muscolare e anche i nervi.

Non sono a minor rischio gli impiegati ai videoterminali: è necessario che queste figure professionali che trascorrono ore sedute pratichino la buona abitudine di fare brevi ma frequenti intervalli abbandonando la scrivania e facendo piccole passeggiate.

Opzioni terapeutiche. Ma qualunque sia la causa (postura scorretta, posizioni prolungate, professioni favorenti, artrosi…) il mal di schiena quando arriva occorre affrontarlo. La prima cosa da fare è risolvere il problema acuto: cioè smettere di soffrire. Ma attenzione: ingurgitare qualsiasi pillola troviamo in casa non va bene perché non tutti gli antidolorifici e gli antinfiammatori sono uguali e ugualmente efficaci: solo il medico può consigliare i farmaci giusti. Una volta passato il dolore, bisogna scoprirne l’origine. La schiena è infatti un organo complesso fatto di ossa, dischi intervertebali, muscoli, nervi, legamenti e midollo spinale e non è immediato capire quale di queste componenti è all’origine del nostro problema. Una volta individuata la causa (che non è sempre un’ernia discale) si può procedere con la terapia.

Può essere sufficiente una terapia fisica: manipolazioni (affidarsi sempre da un fisioterapista esperto e diplomato), la ginnastica giusta la classica posturale ma anche il pancafit, il pilates, tutte tecniche queste – più o meno tradizionali e diffuse – che agiscono rinforzando i muscoli e allentando la tensione della colonna (anche qui: rivolgersi a centri e professionisti noti).

Per liberare il midollo da eventuali ostacoli come aderenze, protrusioni o ernie c’è l’epiduroscopia che consiste nell’ inserisce un tubo nel foramen coccigeo e nel farlo risalire lungo la colonna lombare. E l’ossigeno-ozonoterapia, cioè una infusione intradiscale di una miscela di gas che secca le ernie.

E poi c’è la chirurgia, cioè l’erniectomia, che oggi può essere anche microinvasiva (microdiscectomia) che richiede solo un piccolo taglio. C’è la terapia chirurgica delle faccette articolari posteriori: si inseriscono ammortizzatori tra le vertebre. E quando l’artrosi è avanzata e la stenosi, cioè il restringimento del canale midollare, importante si può anche allargare il canale asportando materiale osseo.

La scelta della tecnica spetta comunque al medico, che sarà in grado di proporre al paziente l’opzione più adatta al singolo paziente.

 

Ora qualche dato per riassumere:

  • 10 milioni circa di italiani soffrono di una qualche forma più o meno intensa di mal di schiena
  • soffre di mal di schiena il 25 per cento dei lavoratori, secondo l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
  • Il dolore della zona dorsale rappresenta il 10 per cento dei casi di mal di schiena, mentre il dolore lombare e il dolore cervicale rappresentano insieme il 90 per cento dei casi.
  • La schiena è una struttura complessa: è l’insieme di vertebre, dischi intervertebrali, muscoli, legamenti, midollo e nervi.
  • La colonna vertebrale è formata da 33 vertebre: 7 cervicali, 12 dorsali, 5 lombari, 5 sacrali e 4 coccigee. Le ultime 9 nell’adulto sono fuse, le altre 24 sono alternate a dischi intervertebrali di cartilagine.
  • siamo in presenza di un’ernia quando un disco intervertebrale scivola nel canale midollare e comprime le terminazioni nervose irritandole.
  • Intorno alle vertebre ci sono legamenti e massa muscolari