Rientro a Roma senza shock? Prenotate subito una giornata in una Spa!
Qualche giorno in spa sembra non se lo neghi più nessuno, e a sentire chi è appena tornato sembra non ci sia niente di meglio per ottenere qualsiasi cosa: dalla pelle levigata al ritrovare finalmente se stessi.
In effetti gli uffici marketing di queste aziende – che affondano le loro radici nelle terme dell’antica Roma e negli hammam arabi – promettono davvero tanto.
Ma cosa significa la parola spa? C’è chi sostiene sia un acronimo dell’espressione latina salus per aquam, cioè “salute attraverso l’acqua”, altri – e questa sembra essere l’etimologia più accreditata – che derivi dal nome di una cittadina termale belga (Spa, appunto) nota già nel 1500 per le sue acque. Nei secoli, come spesso accade, il toponimo sarebbe diventato termine generico per indicare stazioni termali o comunque strutture che forniscono cure idroterapiche e servizi di benessere e cura del corpo legate alla presenza della acque e dei fanghi.
Cosa chiedere…e cosa non chiedere a una spa.
Anche se in ogni spa che si rispetti è prevista la presenza di dietologi, cinesiterapeuti, idroterapeudi… alla spa non curano malattie: nonostante la parola terapia ricorra spesso nelle liste delle prestazioni (cromoterapia, aromaterapia….) i soggiorni in queste strutture non sono in linea di massima momenti di cura, né i trattamenti offerti – almeno per la maggior parte – atti medici. Quello che possiamo chiedere a queste aziende, e legittimamente ottenere (e non è poco!) è di prendersi cura del nostro benessere, fisico e mentale, e di offrirci qualche giorno di relax, riposo e piacere. Il che – secondo noi – significa non solo ambienti accoglienti, cortesia del personale, eleganza, ecc… ma anche professionalità degli operatori, che dovrebbero essere qualificati (gli estetisti siano tali, i massaggiatori abbiano un diploma, così i dietologi, ecc…).
I trattamenti delle spa sono davvero molti: difficile stargli dietro …e anche solo elencarli. Vanno dalla lunga serie dei massaggi (estetici, rilassanti, curativi, shiatsu, stretching, drenanti, ayurvedici, con le pietre calde, al cioccolato ecc…) fino ai trattamenti di bellezza, che si contano a bizzeffe: dalla tradizionale pulizia del viso, allo scrub total body, al bagno alle alghe…ecc.
Se soffrite di una malattia o di un disturbo dermatologico il nostro consiglio è di consultare il vostro medico o il medico della spa prima di stilare il vostro programma: non è detto che tutti i prodotti utilizzati o che tutti i trattamenti facciano al caso vostro, così come non è escluso che fra le offerte ce ne siano alcune utili per voi che vale quindi la pena di includere nel vostro menu.
Nel linguaggio comune il termine spa indica oggi tante cose: da semplici ambienti in penombra di alberghetti di montagna, a grandi strutture di antica tradizione termale con annessi lussuosi centri benessere. I fanghi e i bagni termali propriamente detti allora meritano un piccolo discorso a parte, rispetto ai massaggi al cioccolato o alle docce sensoriali. Le cure idro-fango-termali hanno un valore terapeutico riconosciuto da sempre: i fanghi, così come le acque (la cui composizione varia a seconda del territorio e della localizzazione delle terme) possono infatti trattare o alleviare diverse patologie. Per esempio, grazie al loro effetto antinfiammatorio, analgesico e di rilassamento muscolare le fangature aiutano nelle malattie croniche e infiammatorie del sistema muscoloscheletrico (reumatismi, artrosi..). Sono supporto nella terapia di diversi disturbi respiratori (bronchiti o sinusiti…) e anche vengono utilizzati per la cura di alcune affezioni dermatologiche (alcune dermatiti per esempio).
Quanto dovrebbe durare un soggiorno in una spa? Probabilmente l’ideale è 6-7 giorni, ma secondo noi un pacchetto week end va bene: non costa molto e rappresenta comunque un piccolo break nella routine. È bene sapere che il soggiorno in spa può prevedere fino a 4-5 trattamenti al giorno, in genere concentrati la mattina. Il resto del tempo? C’è la piscina, la sauna, l’hammam, il centro fitness….
Ma noi vi consigliamo di uscire: molto spesso le spa sono immerse nel verde o nel bianco della neve invernale, vicine a laghi o al mare. Fare un giro in zona può essere davvero piacevole….
A questo punto però scatta il consiglio numero 2: prendetevela comoda, lasciate a casa la guida turistica, quella attenta a ogni sasso e miniatura che utilizzavate a 20 anni (altra energia, altri ritmi…): sassi e miniature – diciamocelo! – quasi mai sono imperdibili. Riposo, relax e piacere invece sì…quasi sempre. E in fondo siete lì per questo!