
Non “per due” ma con un po’ di attenzione in più, questo potrebbe essere il viatico alimentare per tutte le donne che aspettano un figlio. Perché se una dieta equilibrata e sana è importante sempre, in ogni fase della vita, durante la gravidanza lo è di più, per il prprio benessere e per quello del bambini che verrà. Tuttavia va ricordato che la gravidanza non è una condizione patologica, ma naturale, forse la più naturale che c’è. Quindi se non richiesto dallo specialista per fronteggiare o evitare situazioni particolari (che pure ci sono e vanno considerate con attenzione) l’atteggiamento alimentare non dovrebbe essere di eccessivo controllo, perché bastano pochi accorgimenti, per stare tranquille e vivere serene questo periodo. Anche a tavola.
– Cosa significa “non per due”? Quando si aspetta un figlio l’apporto calorico giornaliero deve essere più alto: in gravidanza bisogna nutrirsi, a dimagrire ci si pensa dopo, semmai. E questo è vero e sacrosanto. Ma il surplus energetico richiesto non è e così sostanzioso come ancora le nostre nonne pensavano. Insomma un po’ di più non significa per due! Anzi, il peso va tenuto sotto controllo: l’eccesso ponderale, che non va mai bene, specialmente non va bene quando si aspetta un figlio, perché predispone a condizioni patologiche anche importanti e rischiose per la salute della mamma e del bambino. Pensiamo al diabete gestazionale o alla gestosi per esempio, ma anche a eventi come il parto prematuro e il cesareo, entrambi più probabili nelle donne in sovrappeso/obese.
Solo per rendere l’idea (sono dati generali è bene affidarsi allo specialista per informazioni precise o personalizzate!), diciamo che una donna sana nel primo trimestre di gravidanza avrà bisogno più o meno di 150 calorie in più rispetto al suo introito normale (150-200 calorie corrispondono a uno yogurt intero zuccherato, a un paio di frutti…insomma a un semplice spuntino). E nel secondo e terzo trimestre dovrà ingerire alimenti per altre 300 calorie. Insomma, certamente le 150 calorie del I trimestre e le 300 del II e del III non significano “mangiare per due”!
L’incremento di peso. Sempre per dare un’idea di massima, possiamo schematicamente dire che una donna che è di peso normale al momento del concepimento, nei nove mesi di gestazione dovrebbe prendere circa 11-12 chili. Una in sovrappeso un po’ meno: tra i 7 e gli 11, mentre per una donna sottopeso è auspicabile un incremento maggiore, anche di 14 -15 chili. Ma tranquille: se non rientrate esattamente in questi parametri (che, ripetiamo sono soltanto indicativi) sappiate che non sono i 2 chili in più rispetto alle tabelle a fare la differenza!
Cosa significa “con più attenzione”? Significa alimentarsi meglio. Puntare alla qualità innanzitutto e poi, fondamentale, non farsi mancare quello che è davvero importante per una armonica e sana crescita del futuro bambino.
Si riportano in seguito alcune informazioni di carattere generale che possono essere utili a chi è in attesa di un bambino.
Le proteine possibilmente di prima qualità, cioè contenenti tutti gli aminoacidi, sono molto importanti per un organismo in crescita quale è il feto. Quindi sì a carne e pesce (ben cotti), uova, latte, e formaggi. A questo proposito può essere utile sapere che un litro di latte corrisponde a 670 calorie, 33 gr di proteine, 1 gr di calcio e che 100 gr di formaggio magro (mozzarella, stracchino, ricotta di mucca) provvedono anche a fornire un giusto apporto di calcio quotidiano. I legumi, per tutte, ma soprattutto per le future mamme che non amano la carne, sono una importante fonte proteica e di ferro.
Ferro e acido folico andrebbero incrementati con supplementi già all’inizio della gravidanza, l’acido folico in particolare, e meglio ancora sarebbe se si cominciasse ad assumerlo prima del concepimento, nel momento in cui si pianifica un figlio. L’integrazione di acido folico è importante ne prevenire alcune malformazioni del sistema nervoso del bambino (spina bifida).
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