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Perché si russa

 

Tre italiani su 10 russano, ma tra gli ultrasessantenni lo fa il 60 per cento degli uomini e il 40 per cento delle donne: praticamente un esercito di persone che dorme rumorosamente e che costringe alla veglia incolpevoli quanto malcapitati coniugi.

Perché si russa? Quando dormiamo tutti i muscoli si rilassano, compresi quelli che mantengono aperte le vie respiratorie. In particolare si abbassa il velo palatino e la lingua si adagia all’indietro, contro la faringe. In questo modo il passaggio dell’aria viene ostacolato, la velocità del flusso aumenta, il velo palatino vibra e….si russa, appunto.

Diversi fattori però predispongono o aggravano il russare, per esempio…

tutte le patologie che possono ostruire le vie aeree, anche nasali: tonsille ingrossate, adenoidi, setto nasale deviato, allergie, tumori…

l’obesità (l’accumulo di grasso attorno gola rende il passaggio dell’aria ancora più difficile),

l’età (con il conseguente rilassamento dei tessuti),

l’alcool e l’uso di sonniferi che oltre al il sistema nervoso, rilassano anche la muscolatura…

– l’anatomia della mandibola, ecc…

Gli effetti del russare. Russare comporta una scarsa qualità della vita: chi russa infatti disturba il sonno altrui…ma anche il proprio. Il russatore rende meno sul lavoro, perché è meno concentrato e ha meno memoria. Soffre più spesso di mal di testa, e anche di malumore. Ma soprattutto il russamento è precursore e manifestazione dell’ Osas, obstructive sleep apnea syndrome, cioè dell’apnea notturna, un disturbo di cui nel nostro paese soffre circa il 5 per cento dei maschi e il 2 per cento delle femmine e che può sfociare in problemi cardiocircolatori.

L’apnea notturna si verifica quando il restringimento delle vie aeree è così marcato che provoca il blocco temporaneo della respirazione: per qualche secondo non arriva aria ai polmoni e quindi il sangue non si ossigena. Quando l’ipossigenazione raggiunge valori che il cervello avverte come pericolosi il sonno diviene più superficiale, il tono della muscolatura aumenta, la lingua si sposta in avanti, la via aerea si libera e si riesce nuovamente respirare. Questo ciclo si può ripetere decine e decine di volte per notte. Durante le apnee, per compensare la mancanza di ossigeno, l’organismo aumenta la frequenza cardiaca e alza la pressione, per questa ragione chi soffre di forme importanti di apnea, può rischiare problemi a carico del cuore e della pressione.

Come smettere di russare? Se si russa per cattivi comportamenti, l’ovvio consiglio è di evitarli: non bere alcol e non assumere sonniferi, dimagrire…

In alcuni casi (attenzione: ben selezionati da un otorinolaringoiatra) si può ricorrere alla chirurgia. Gli interventi oggi sono diversi e la scelta dipende dalle cause del russamento: se per esempio la mandibola è piccola o è spostata all’indietro si può farla avanzare. Se il problema sono i tessuti della gola (ugola, palato molle…) che ostacolano eccessivamente il passaggio dell’aria, si può pensare alla loro asportazione (uvulo-palato-faringo-plastica e la palato-faringo-plastica). Tra le tecniche non chirurgiche c’è l’elettroterapia del palato molle, oppure la recente metodica detta delle “tende a pacchetto” che consiste in un rialzamento dei tessuti molli per mezzo di fili (da qui il nome che richiama le tende casalinghe) . Per quanto riguarda gli strumenti in commercio è bene sapere che non tutti vanno bene per chiunque: il cerotto nasale – per dire – aiuta a non russare ma solo chi lo fa per problemi … del naso.

Il vero e il falso del russatore

Mangiare leggero aiuta a non russare: falso. Può aiutare solo se si russa non per ragioni anatomiche,

dormire supino aiuta a non russare: falso,dormire a pancia in su può favorire il russamento

dormire con un cuscino alto aiuta a non russare: vero, contrasta la tendenza della lingua a cadere all’indietro

l’intervento chirurgico è sempre la soluzione definitiva è: falso, dipende dalle ragioni del russare,

il russare indica un sonno molto profondo: falso,

bere alcol la sera favorisce il russare: vero,

gli obesi russano di più: vero,

le apnee notturne favoriscono l’addormentamento alla guida: vero. Dati statistici dicono che chi ne soffre rischia di addormentarsi in auto sensibilmente più degli altri a causa dei colpi di sonno provocati dai frequenti risvegli notturni e dalla ridotta o assente fase di sonno profondo. Figuriamoci cosa potrebbe succedere se guidate in una città come Roma!