Mammografia Roma
La prevenzione e la diagnosi precoce

Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 48.000 nuovi casi: il tumore del seno è il più frequente nel sesso femminile. Grazie, però, ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’incidenza, di tumore del seno oggi si muore meno che in passato. La diagnosi precoce, ecco la chiave!

Le possibilità di sopravvivere a un carcinoma della mammella identificato e trattato precocemente si moltiplicano. Inoltre, un tumore in fase iniziale richiede una chirurgia meno invasiva e trattamenti farmacologici più tollerabili. Il risultato di un intervento precoce non è quindi solo una elevata probabilità di sopravvivenza alla malattia ma anche una qualità della vita durante la cura decisamente migliore. Grazie alla mammografia, un esame radiografico non invasivo e per la maggioranza delle donne non doloroso, identificare precocemente un tumore si può. Anche in assenza di sintomi l’esame mammografico, insieme alla ecografia mammaria, può evidenziare masse sospette e microcalcificazioni, formazioni che col tempo potrebbero dare origine a tumori.

Eppure… Il nostro sistema sanitario ogni due anni invita le 50-69enni a sottoporsi gratuitamente a screening mammografico, in diverse regioni anche a partire dai 45 anni e fino ai 74. Ebbene questo appuntamento viene ampiamente disertato, e a disertarlo sono soprattutto le donne del Sud. I dati? A Nord la copertura della fascia interessata arriva all’80 per cento e nel Centro al 75%, nel Meridione raggiunge il 48% con il record negativo della Campania con il suo 38%.

Quali esami per la prevenzione?

Tra i 20 e i 40 anni generalmente non sono previsti esami particolari, se non una visita annuale del seno dal ginecologo o da un medico esperto. Solo in situazioni particolari, per esempio in caso di familiarità o di scoperta di noduli, è possibile approfondire l’analisi con una ecografia o una biopsia (agoaspirato) del nodulo sospetto. La mammografia non è raccomandata perché la struttura troppo densa del tessuto mammario in questa fascia di età renderebbe poco chiari i risultati.

Tra i 40 e i 50 anni le donne con presenza di casi di tumore del seno in famiglia dovrebbero cominciare a sottoporsi a mammografia con cadenza annuale, meglio se associata a ecografia vista la struttura ancora densa del seno. Il rischio di cancro mammario in questa fase della vita è molto variabile: è vero che non arriva all’1% in una 40enne senza fattori di rischio, ma in una 49enne con fattori di rischio (familiarità, primo parto in età avanzata, menarca precoce, ecc..) raggiunge il 6%.

Tra i 50 e i 60 anni il rischio di sviluppare un tumore del seno è piuttosto alto e di conseguenza le donne in questa fascia di età devono sottoporsi a controllo mammografico ogni anno.

Infine, anche dopo i 60 anni la prevenzione oncologica è importante e, nel caso del tumore del seno, lo è ancora di più, dal momento che tra i 50 e i 70 anni il rischio di sviluppare questo tumore raggiunge il suo massimo. Gli esperti consigliano una mammografia ogni due anni almeno fino ai 75 anni perché la vita media si è allungata e si possono ottenere buoni risultati terapeutici anche in pazienti anziane.

Nelle donne positive al test genetico per BRCA1 o 2 è indicata un’ecografia semestrale e una risonanza annuale, anche in giovane età.

Anche se la mammografia rimane uno strumento molto efficace per la diagnosi precoce del tumore del seno, oggi sono disponibili anche altre tecniche diagnostiche come la risonanza magnetica (ancora limitata a casi selezionati), la PEM (una tomografia a emissione di positroni – PET – specifica per le mammelle) e un nuovo esame già definito il Pap-test del seno che consiste nell’introduzione di liquido nei dotti galattofori (i canali attraverso i quali passa il latte) e nella successiva raccolta di questo liquido che porta con sé anche alcune cellule. Grazie al microscopio è poi possibile individuare quali tra le cellule fuoriuscite ha caratteristiche pretumorali permettendo una diagnosi molto precoce del tumore del seno

Con la diagnosi precoce effettuata a partire dai 40 anni, si riesce a intercettare il 35% dei tumori quando sono piccolissimi e che per questi casi la percentuale di guarigione è vicina al 98%.

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