Nella nostra rubrica #ProteggiamoilGusto qualche settimana fa abbiamo citato “L’amatriciana”. Qualche giorno fa si è scatenata una vera e propria rivoluzione sul web contro il famosissimo giudice di MasterChef, Carlo Cracco, che in un’apparizione tv ha aggiunto come ingrediente segreto uno spicchio d’aglio. La gaffe ha fatto insorgere il Comune di Amatrice che, però, ha avuto una bella occasione per promuovere la propria specialità e la propria immagine! 

Qui riportiamo la ricetta orginale proposta sul sito del Comune di Amatrice

Proteggiamo il gusto
Spaghetti all’amatriciana – Ricetta originale

LA RICETTA – DOSI PER 4 PERSONE

500 g di spaghetti, 125 g di guanciale di Amatrice, un cucchiaio di olio di oliva extravergine, un goccio di vino bianco secco, 6 o 7 pomodori San  Marzano o 400 g di pomodori pelati, un pezzetto di peperoncino, 100 g di pecorino di Amatrice grattugiato, sale.

ESECUZIONE

Mettere in una padella, preferibilmente di ferro, l’olio, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti, la proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, é tradizionale e sacra per gli esperti e, o si mette il guanciale, vale a dire la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti all’AMATRICIANA, solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza insuperabili.

Rosolare a fuoco vivo. Aggiungere il vino. Togliere dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolare bene e tenerli da parte possibilmente in caldo, si evita il rischio di farli diventare troppo secchi e salati e resteranno più morbidi e saporiti.

Unire i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, cosi si toglierà più facilmente la pelle e poi tagliarli). Aggiustare di sale, mescolare e dare qualche minuto di fuoco.
Togliere il peperoncino, rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa.

Lessare intanto la pasta, bene al dente, in abbondante acqua salata. Scolarla bene e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendere qualche secondo e poi versare la salsa.

Rigirare e per chi lo desiderasse, passare a parte altro pecorino.